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La dieta è questione di testa


La dieta è questione di testa

La maggior parte delle persone ha una buona conoscenza dell'alimentazione, grazie ad una crescente sensibilità verso la nutrizione, la buona tavola e ai numerosi programmi di cucina che stanno riscuotendo un enorme successo di pubblico.

Tuttavia, nonostante le informazioni di cui disponiamo, le persone fanno fatica a mantenere un regime alimentare sano e adeguato.

E non parlo della dieta legata alla forma fisica per la prova costume, ma a un’alimentazione che aiuti semplicemente a star bene e a prevenire le patologie alimentari.

A parte il poco tempo a disposizione per preparare i pasti, la vendita di "cibi spazzatura", l'americanizzazione dell'alimentazione, ciò che osteggia una sana alimentazione è principalmente la "tara" mentale che ci fa utilizzare il cibo come moneta di "compensazione" psicologica.

Si mangia non per nutrirsi, ma per dare sfogo a stress, ansia e tutti quegli aspetti legati alla sfera psichica. O per la errata convinzione che
mangiare equivale a star bene.

Cosa fare?

A parte i trucchetti che già sappiamo (mangiare lentamente, utilizzare molte verdure ecc.), tre espedienti psicologici limiterebbero i danni:

  1. mettere davanti a se solo il cibo che si mangerà, evitando di spiluccare dalla tavola o continuare a riempire il piatto dalle padelle e dal frigo;
  2. ascoltare le sensazioni che arrivano dalla pancia e non dalla gola. La pancia si riempie quasi subito, mentre la gola pretende altro cibo;
  3. scrivere post-it e metterseli davanti a tavola, per ricordare che esagerare fa male, mangiare bene invece aiuta a viere a lungo e meglio.

Inutile stressarsi con diete ed estenuanti yo-yo


23/05/2021 10:38:36

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