Abbiamo diverse forme di intelligenza, ognuno ha la sua
Oltre al Quoziente di Intelligenza (QI) di cui abbiamo parlato in precedenza, riferito alla capacità di risolvere problemi di natura verbale e non verbale, prevalentemente di tipo logico-razionali, è necessario andare oltre a questo concetto di misurazione per tener conto di tutte le tipologie dell’intelligenza.
Il genio di Giuseppe Verdi può essere racchiuso in un indice QI?
E Michelangelo che QI avrebbe avuto?
E la Montessori? E così si può dire per tanti altri, noi compresi!
Si, proprio così, ciascuno di noi è intelligente a modo suo. Conosco persone inette a risolvere una semplice operazione matematica, ma abilissima a creare un’opera pittorica o a scrivere un libro. Persone in grado di ragionare sui massimi sistemi, ma incapaci di dire una parola di conforto ad una persona affranta.
Insomma, serve approfondire meglio il concetto di intelligenza per sganciarci dallo stereotipo che l’intelligenza sia una sola e misurabile attraverso la capacità di risolvere problemi.
A questo proposito, iniziamo con l’introdurre una delle almeno 10 intelligenze di cui siamo dotati: l’intelligenza "emotiva".
Descritta da Daniel Goleman nell’omonimo libro del 1995, l’intelligenza emotiva viene definita su wikipedia come “la capacità di riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni”.
Una persona con tale intelligenza riesce a comprendere gli stati d’animo propri e degli altri e a relazionarsi in modo adeguato, aiutando le persone a gestire meglio le proprie emozioni.
Ad esempio, di fronte ad un bambino che fa i capricci, la reazione naturale di un adulto potrebbe essere di assecondarlo o rimproverarlo per le sue pretese. Il risultato è che la prossima volta farà peggio o che sarà spaventato e quindi arrabbiato. Se si agisse utilizzando l’intelligenza emotiva, si cercherebbe invece di comprendere le ragioni alla base del suo stato d’animo, aiutandolo a comprendere che ci sono sempre alternative possibili.
Questa intelligenza è innata, ma può essere sviluppata o inibita durante le prime fasi della vita, durante le quali gli adulti di riferimento possono determinare la buona riuscita (adulto calmo e comprensivo) o il peggior fallimento (adulto autoritativo, assente, punitivo).
L’intelligenza emotiva è stata di recente al centro di un importante dibattito sulle competenze che devono avere gli insegnanti. Più che titoli e curriculum, l’insegnante deve essere dotato di una spiccata intelligenza emotiva, circostanza che faciliterebbe l’amore per la cultura negli alunni ed eviterebbe quei drammatici episodi di violenza sui bambini.
Dopo aver presentato l’intelligenza emotiva, continuiamo il nostro excursus sulle altre tipologie di intelligenze che arricchiscono l’intelletto umano:
Intelligenza Logica: è la capacità di individuare nessi logici tra più elementi, risolvere operazioni matematiche, mettere alla prova le ipotesi e sperimentare nuove idee, sviluppare argomentazioni logiche, mettendo in una sequenza corretta le idee che esprimono il concetto. Le competenze cognitive richieste sono le funzioni esecutive (abilità nel pianificare, organizzare ed eseguire le attività), ragionamento, memoria, logica, analisi e sintesi, concentrazione, working memory. I professionisti che si avvantaggiano di queste abilità sono scienziati, ingegneri, programmatori, fisici, matematici;
Intelligenza Musicale: è l’abilità di suonare strumenti, comporre musica, distinguere suoni, timbri musicali, ritmi tonalità, riconoscere e riprodurre schemi musicali. Le funzioni cognitive che sostengono questa intelligenza sono la percezione, le abilità visuo-spaziali, la prosodia, la creatività e l’immaginazione. I professionisti ispirati da questa intelligenza sono compositori, strumentisti, cantanti, tecnici del suono;
Intelligenza Intrapersonale: si riferisce alla capacità di introspezione, di scrutare il proprio animo e riflettere su di sé e sulle proprie emozioni, sapendole trasmettere adeguatamente agli altri. Le abilità cognitive a sostegno di questa intelligenza sono la concentrazione, l’introspezione, la memoria, le funzioni esecutive (per la parte di organizzazione del pensiero), il linguaggio, l’analisi e la sintesi. Le professioni che possono trarre maggior beneficio da questa intelligenza sono psicologi, attori, scrittori;
Intelligenza Interpersonale: è la capacità di entrare in contatto con gli altri, di riconoscerne i pensieri e i sentimenti, i comportamenti e le intenzioni. Permette di avere una buona “Teoria delle Mente” (la capacità di capire cosa pensano gli altri) e richiede abilità cognitive come introspezione, sintesi, empatia, linguaggio e memoria. Le professioni che meglio si adattano a questa intelligenza sono i commercianti, i venditori, i politici e tutti coloro che hanno necessità di entrare in empatia con gli altri.
Intelligenza Verbale: è la capacità di esprimersi con le parole per raccontare e spiegare. Le competenze cognitive richieste riguardano la fluenza verbale e la memoria episodica e di prosa. I professionisti che utilizzano meglio queste abilità sono giornalisti, scrittori, avvocati, insegnanti e politici;
Intelligenza Teoretica: è l’abilità di riflettere sui grandi temi dell’esistenza, della coscienza e dell’universo. Le funzioni cognitive che sostengono questa intelligenza sono il ragionamento, l’astrazione, le abilità visuo-spaziali, l’intuizione e l’introspezione. I professionisti ispirati da questa intelligenza sono filosofi e fisici;
Intelligenza Corporea: si riferisce alla capacità di utilizzare al meglio il proprio corpo, con movimenti precisi, coordinazione e rapidità. Le abilità cognitive a sostegno di questa intelligenza sono la concentrazione, le funzioni esecutive, le abilità visuo-spaziali e le abilità senso-motorie. Le professioni che traggono maggior beneficio sono gli atleti e i ballerini;
Intelligenza Visivo-spaziale: è la capacità di ragionare su dimensioni spaziali, rappresentare gli oggetti nello spazio, usare mappe e disegnare. Le abilità cognitive sono appunto le abilità visuo-spaziali, rotazione mentale, linguaggio e memoria visiva. Le professioni che meglio si adattano a questa intelligenza sono pittori, scultori, architetti e designer;
Intelligenza Naturalistica: è la capacità di individuare e catalogare elementi della natura e mettere in relazione interventi ed effetti. Le abilità cognitive richieste sono le abilità di categorizzazione, ragionamento, funzioni esecutive, memoria associativa. Le professioni che meglio si adattano a questa intelligenza sono geologi, biologi e contadini;
Intelligenza digitale: è una new-entry, in quanto emersa non più di 50 anni fa e sviluppatasi negli ultimi 20 anni. E’ la capacità di gestire congegni e apparecchiature elettroniche, di comprendere le logiche dei programmi e dei software che fanno funzionare gli oggetti. Le abilità cognitive che entrano in gioco sono la flessibilità cognitiva, il ragionamento, le funzioni esecutive, la memoria procedurale, la categorizzazione, la velocità di elaborazione delle informazioni. Le professioni che si sfruttano meglio questa intelligenza sono gli informatici, i meccatronici e gli studiosi di intelligenza artificiale.
26/06/2022 21:00:11