Allenamento mentale: gli italiani sono ancora a quota 37%

Facciamo due conti in tasca agli italiani in merito alla cura di se e del tempo libero: dal sondaggio Swg di Novartis nell’ambito del progetto Brainzone (dedicato alla sensibilizzazione sull’importanza della cura del cervello e sulle patologie neurologiche), è emerso che circa:

• il 60% degli italiani dedica il proprio tempo libero alla palestra e alla cura dell’aspetto e del corpo;
• il 46% ad ascoltare la radio e il 41% a guardare la tv;
• il 37% si impegna in attività di allenamento del cervello, il 24% svolge giochi come enigmistica e sudoku e solo l’8% visita musei e va a teatro.

Da evidenziare che si tratta soprattutto della fascia over 55 della popolazione: in particolare, si tratta di persone in età pensionabile o che non lavorano. “Vi è una differenza tra le fasce di età degli italiani nella gestione del proprio tempo. Le attività ‘mentali’ vengono rimandate a momenti in cui si ha più tempo e una diversa consapevolezza degli effetti dell’età sul nostro corpo" - spiega Maura Porcino, direttore di Swg Italia.

“Ma le funzioni cognitive e le capacità mentali hanno bisogno di essere preservate e possono essere aumentate anche grazie a un’alimentazione equilibrata e alla cura e all’esercizio della mente. Con risultati migliori se si inizia da giovani”, spiegano gli esperti.

“In questo modo, si attivano nuove connessioni e aree del cervello scarsamente utilizzate e si agisce contro i processi neurodegenerativi”.

Dalla ricerca emerge che gli italiani non riconoscono a pieno il ruolo del cervello. Per la maggioranza il cervello è responsabile esclusivamente della comprensione del linguaggio, della memoria, del ragionamento e del controllo delle emozioni!

A questo proposito, l’azione continua e costante di Assomensana mira proprio a incrementare queste percentuali di conoscenza, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’opportunità di allenare la mente, sempre e a tutte le età!